Le Interviste

Silvio Valt

Data Intervista

13 Luglio 2021

Luogo Intervista

Falcade (BL)

Video

Dimitri Feltrin

Audio

Marta Lorenzi

Ricercatore

Chiara Sacchet

Silvio Valt

Minutaggi dell'Intervista

00:14 Mi chiamo Valt Silvio nato a Valt il il 14/3/1934, poi sono dovuto emigrare.
00:57 da 1:06, otto anni, la neve e i primi sci, a otto anni ho cominciato a fare la mia prima gara, ma c'era lo sci da fondo e sci nordico, ma mancavano gli impianti. La mia vita è sempre stata l'agonistica.
02:00 L'ultima gara che ho fatto è stata l'anno scorso in gennaio in Valle d'Aosta. Campionato alpini nazionali, è stata l'ultima vittoria. Le ultime tra categorie, che dovevano partire per prime, vengono spostate per ultime perchè la neve è ghiacciata nei giorni precedenti poi c'era stato vento che aveva ghiacciato la neve, peggiorata dal passaggio di 300 persone. Invece mi è andata abbastanza bene, difatti ho fatto un tempone.
04:44 Ho incominciato a sciare con un paio di sci di legno, fabbricati da mio padre in ciliegio e legati a delle scarpe che le chiamavano galoze, legate su con una staffa e del fil di ferro. E con gli sci già all'inizio piccole sciate e così ho detto delle gare devo andare a farmele. Ho anche avuto delle delusioni e poi ho cominciato con lo sci da discesa.
05:55 Quanti anni aveva? Avevo quattordici anni, perchè il papà e il figlio Franco dell'albergo Focobon che ci portavano a fare le prime gare, magari a Frassenè, Voltago, poi arrivavi a Cortina, dove c'erano delle stazioni molto avanzate.
07:05 Sono stato a lavorare in Trentino, in Alto Adige, e lì l'evoluzione del turismo era già avviato, lo sci portava già a guardare, ad essere sensibili perché era una meraviglia, tant'è che gli alberghi funzionavano molto bene.
07:38 Ho lavorato all'altopiano del Renon, all'Alpe di Siusi, a quel tempo avevo già 25 anni però sono andato militare il mese di novembre del 55. Lì ho fatto tre mesi al CAR e poi trasferito a Belluno. Da Belluno ho trovato un signor capitato a cui ho detto che sapevo sciare. Allora mi ha detto va bene fai la gara, al Nevegal (8.41), che era a quel tempo, nel '56, era la stazione dopo Cortina una delle forti, perché aveva già un impianto. Ho vinto le gare e sono stato chiamato al nucleo sciatori truppe alpine di Courmayeur dove venivano dalle Olimpiadi del '56 i Fratelli Burini, Vilianti Paride, Miotto Piero, altri azzurri
09:29 mi sono trovato in difficoltà ma ho aumentato la mia tecnica
09:57 Sono stato trasferito ad Arabba dove aveva un primo skilift, a sciare noi si andava a Corvara, con un impianto sul Col Alto.
11:05 Del '56 ho fatto gare con gli alpini ed ho avuto la grande soddisfazione di essere stato premiato dal gruppo degli alpini ho fatto delle gare e ho vinto con gli alpini 11 volte
11:30 Mi sono spostato nel 1960, una volta la gente qui non si sposava d'estate, si sposava l'inverno perché era il rientro dell'emigrazione, Svizzera, Francia, Germania, io tramite mio fratello più vecchio mi ha fatto avere un contratto per la Francia e sono arrivato in Alta Savoia, eccezionale anche per lo sci.
12:25 All'inizio non capisci niente ma dopo sarei rimasto, ma stagione estiva e poi rientro, perché avevo anche una moglie. Il 30 di novembre mi è nata già la prima figlia, Cinzia Valt, la seconda del '64 e il terzo del '74 dopo dieci anni, quando pensavo che la mia famiglia fosse di due ragazze, poi Fulvio Valt.
13:25 Già da ragazzine, presto, sulla neve, si cominciava a camminare a quattro anni cresciute con la gran volontà di continuare a sciare.
13:40 - 15:06 Un particolare importante: in Marmolada, di quei tempi, del '55 fino al '75 il ghiacciaio funzionava a meraviglia, io avevo 3 ragazze e un ragazzo, e Scardanzan Mario, il cui papà mi diceva portalo a sciare, e sua mamma no perchè c'è la mucca a cui dare il fieno, e sono arrivate alla nazionale tutti e tre. è una cosa eccezionale. Anche le mie figlie sono diventate maestre e istruttori nazionali. Facevano gli esami agli istruttori e andavano a fare l'aggiornamento.
15:17 La Cinzia ha vinto la coppa Europa, era per andare alle Olimpiadi ma è rimasta fuori per una.
15:41 Deve essere 1985. La Wilma tale e quale, istruttori dicevano ha un caratterino, perché non è mai capace di tacere, qualcuno diceva che sarebbe dovuta stare un po' più zitta. Ha vinto la sua prima coppa a Skofja loka, via per l'est.
16:42 Nel campo dello sci è andato avanti nel frattempo anche lo sci d'erba, che è un rullo con un cingolo che quando tu ce l'hai ai piedi è come se avessi uno sci, cammina sul prato abbastanza falciato bene.
17:20 Gli allenamenti sono andati bene abbiamo tirato su dei campioni. La Cinzia ha vinto in campo nazionale e internazionale. Si è sposata a Nuova Levante e anche lui è stato campione.
18:00 Fulvio continuava a sciare con la sorella, ha avuto la fortuna di vincere i campionati mondiali giovani a Bormio.
18:25 Lo sci per noi è tutto.
18:39 Ho sempre avuto soddisfazioni, poi ho voluto diventare maestro e da quando ho deciso ho fatto (di tutto), i miei istruttori mi dicevano che avevo qualcosa, avevo una sciata bellissima. 19:19 Ho fatto l'esame, promosso, le migliori scuola dell'Alto Adige erano lì a chiedermi, ero a Canazai lì da subito, in più parlavo francese perché avevo fatto l'emigrante e lì arrivavano i Belgi. Ero uno dei pochi che parlavo francese, ho fatto delle stagioni a Canazei, bellissimi, sono rimasto fino al '65, poi nel '66 sono stato il primo maestro a Falcade, all'albergo San Giusto aperto nel '65, che contemporaneamente dovevano aprire la telecabina.
21:19 Nel '66 hanno aperto e il San Giusto funzionava a meraviglia, è qui, è il più grosso, è stato programmato da un ingegnere di Trieste, i triestini sono venuti a fabbricare.
21:50 Sono arrivate delle famiglie facoltose che arrivavano per una settimana o anche quindici giorni e i figli e anche magari i genitori venivano a sciare.
22:10 Una volta non c'era subito l'impianto, dovevi battere un campetto e poi provavi un po' alla volta, poi andavi allo skilift, tutti si adeguavano a questo ritmo di vita.
22:45 Bisogna sempre andar per gradi, sennò succedono anche degli incidenti.
23:13 Quando la famiglia era abbastanza a posto ho ripreso a fare gare, devi renderti conto che non è tutto come prima, che devi rimetterti in allenamento.
24:00 Ci sono cinque gare valide per la classifica finale, io ho vinto tutte le cinque edizioni. C'erano 300/ 350 concorrenti. Mi hanno regalato una bicicletta Svizzera, che ha fatto la sua storia perché l'ho adoperata.
25:00 Ho continuato a fare le gare per gli alpini, poi uno sci club mi ha contattato da Croce d'Aune, ho detto di no poi mi hanno convinto. Non vi dico le gare che ho vinto, cinque edizioni del trofeo d'Italia.
25:50 Campionati maestri, qui ho fatto la storia. Una delle ultime gare che ho fatto, anzi una delle prime era al Terminillo. Partivo con la mia categoria come uno degli ultimi. Il mio punteggio FISI non era più valido.
26:30 Il punteggio FISI consiste nel punteggio che hai iniziale che dipende dai centesimi sul secondo, e diminuisce fino a punti zero, quando sei un campione.
27:00 Ho fatto una gara fuori dal mio limite, perché battevo con le spalle sulle porte, mi dicono che devo presentarmi con la carta d'identità, perché era impossibile che avessi fatto un tempo così.
27:50 Ma sai chi sono io? E io rispondo, E tu sai chi sono io? Ma io sono Zeno Colò. Ed è impossibile che tu abbia fatto un tempo così. E io rispondo che ho avuto l'onore a volte, di arrivare prima di Bruno Alberti. Ma lui mi ha attaccato ancora, ci siamo lasciati a parole.
29:30 A quel tempo facevamo il campionato europeo dei medici a Falcade, io facevo il tracciato, ho scritto due righe al signor Zeno Colò, per dirgli che sarebbe stato nostro ospite da apripista. Ci siamo rappacificati e lui è stato contento. Dice che aveva capito per i risultati che avevo fatto al Campionato Maestri, ho vinto venti volte.
31:04 Mi hanno detto tu hai vinto e vai ai Campionati Mondiali in Svizzera. Era pieno di nebbia e non si vedeva proprio niente.
32:00 Dal comune di Falcade io ho avuto dei riconoscimenti; allora c'era il sindaco Bepi Pellegrinon, che per me è stato un amico ma anche perché veniva a sciare con me, e quindi ha migliorato anche lui.
32:20 Del '69, insieme ad altri maestri, abbiamo fondato la scuola. Valt Giovanni, Fontanive Luigino, Pietro Scola, che è stato anche un grande campione sullo sci nordico. E lì cominciare proprio a migliorare i tracciati, l'impiantistica. Tutto diventa più facile e più bello.
33:20 L'evoluzione superiore che ha dato lo sci è stata la sciancatura. Prima era dritto fino alla punta, poi cambia.
34:20 Thoni è stato un campionissimo, ma lo vedi con la sciata di adesso è una cosa fuori dal normale. Io ho avuto la fortuna di adeguarmi alla nuova tecnica.
35:15 Oggigiorno a Falcade lo sci ha preso veramente campo. Abbiamo due scuole, una Equipe, l'altra Val Biois, che però vanno abbastanza d'accordo.
35:50 Una volta avevamo solo tre/ quattro alberghi, uno a Vallada, uno a Canale, c'era un ristorante alla Mora, il Falcade e il Focobon, dopo è arrivato il San Giusto. Lo sci da fondo è stato il principio dell'evoluzione. Abbiamo avuto dei campioni e questo è stato il principio dell'evoluzione di Falcade.
36:45 Il primo impianto lo abbiamo aperto del '51. Dopo la guerra, l'azienda di soggiorno insieme a grandi volontà, uno a Caviola e uno a Falcade. Ma il 1951 è stato l'anno più innevato della storia del '900, a Falcade ha fatto 11 metri di neve, al Valles ne ha fatti 17. è scesa una valanga e ha distrutto lo skilift di Falcade.
38:00 Qualcuno sbagliando arrivava anche da Milano e mi dice, mi vede sciare a Caviola e mi chiede se voglio fare lezione a suo figlio, ma io ero titubante perché avevo 16 anni e non sapevo. Ho sciato con questo ragazzo e alla fine il compenso, era superiore a ogni media!
39:00 Da lì forse è stato lo stimolo di fare il maestro di sci, arrivavano per sciare e poi farsi la casa gente qualificata, che sono stati poi anche dei parlamentari. Ho fatto il maestro per 55 anni, fino a 3 anni fa e dopo ho detto basta, vado a sciare con chi mi chiede.
40:00 Mia moglie sciacchiava ma non troppo, le ho comprato un'attrezzatura adatta, e scia ancora adesso, ha 82 anni. Abbiamo fatto i 60 anni di matrimonio al Valles, con 6 nipoti, cinque maschi e una femmina. Gente di Milano che ha cominciato a sciare con me lì, erano presenti, era ancora momento che non c'era il covid. Una festa che non vi dico. Ho avuto una fortuna, la mia famiglia è andata sempre bene. Mia moglie è stata quella che ci ha sopportati.
42:00 Io d'estate facevo il muratore, a 16 anni sono rimasto orfano di mio padre, a casa mia era solo pianto, per sempre ti rimane che ti manca qualcuno. A 16 ero in Val di Fassa con un'impresa, mi chiedono cosa so fare, dico muratore, e mi mandano con un muratore vero, un signore di Lamon che dice in una giornata tre parole, io ero solo con me stesso e basta. Ma ho avuto una gran fortuna, arriva il proprietario dell'impresa che dimentica la sua borsa. Io la prendo la porto a casa, c'erano 300 mila lire, due giorni arriva e io gliela porto. Non mi ha dato neanche una lira ma mi ha preso con lui. Mi sono fabbricato la mia casa, col progettista ma il resto me la sono fatta tutta io, in una stagione e poi pian piano il resto.
44:40 So fare il muratore nella misura in cui so fare anche una parte di altri lavori, mi sono fatto tutto io il bagno, certe cose bisogna avere anche una certa disponibilità, perché se sei negativo sei negativo veramente.
45:50 La storia è la differenza, ci sono delle zone, parliamo di Cortina che speriamo resti italiana, perché per 700 anni è stata austriaca. La sua lingua è il tedesco. Tu andavi fino a 50 anni fa sulla zona sua, e dovevi parlarlo. Con il lombardo- veneto c'è sempre stata la guerra. Hanno avuto molte sovvenzioni, in altre zone, ma ci hanno sempre visti come inferiori. I giovani forse sono diversi adesso. Vanno a bere una birra a Insbruck. Il San Pellegrino lo facevano a piedi, con il gerlo o la valigia.
48:50 Il trenino arrivava fino a Predazzo, dopo hanno messo in funzione il pullman. La Val Gardena era servita da un trenino, hanno portato benessere ma anche qualcosa che non funziona. In Svizzera hanno treni che arrivano a 2000 metri, ma non è tutto oro neanche quello che è in Svizzera.

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