Le Interviste

Pia Luciani

Data Intervista

9 Luglio 2021

Luogo Intervista

Falcade (BL)

Video

Dimitri Feltrin

Audio

Marco Furlanetto

Ricercatore

Loris Serafini

Pia Luciani

Minutaggi dell'Intervista

00:05 Domanda di Loris: Lei è cresciuta in una famiglia speciale, essendo la nipote di Giovanni Paolo I. La famiglia era comunque normale, come tutte le altre. Ha ricordi dei nonni?
00:26 Ho ricordi solo del nonno, perché la nonna era morta presto. La nonna aiutava molto, tutti quelli che avevano bisogno. Il nonno lo ricordo di più e lo ho visto sul letto di morte. Lui aveva tanta pazienza con noi. Ci comprava la cioccolata. Ha comprato una trombetta a Giovanni (fratello di Pia)...
01:57 Domanda di Loris: Si ricorda l'epidemia "Asiatica"?
02:02 All'epoca ero già in collegio. Mi ricordo che il papà mi disse che l'avevano presa tutti in famiglia e che la mamma era quella che l'aveva vissuto in maniera peggiore
02:50 Domanda di Loris: Ha ricordi dell'alluvione del 1952 o soprattutto del 1966?
02:55 Sì. Intanto il papà era un volontario dei vigili del fuoco. Mi spiegò che l'acqua arrivò a casa nostra perché c'era stato lo sbaglio di costruire "el pont de Feràde". Ma in occasione delle piene, il torrente riprende il suo corso e passa sotto casa nostra. Succede ancora... anche nel 2018...
04:00 Domanda di Loris: Come ha vissuto gli anni seguiti alla rivoluzione del '68? Ha ricordi positivi o negativi?
04:08 Io ero iscritta all'Università Cattolica e lì non c'erano problemi. Ma all'università pubblica succedeva di tutto. Non mi piacevano queste imposizioni che impedivano ai ragazzi di studiare. Quando arrivavano, distruggevano tutto… Il preside aveva chiuso gli edifici e fatto entrare solo noi, tutelandoci.
04:48 Domanda di Dimitri: In che città era l'università dove ha studiato?
05:50 Roma
05:51 Domanda di Loris: Che trasformazioni ha visto nel paese, nella valle riguardo alla vita?
06:00 Ci sono stati molti aspetti positivi; qualche negativo. Positivo: la scuola media; era nata Luxottica e molte persone hanno smesso di emigrare; però è venuta meno la coesione e la solidarietà. C'era una vecchia vedova che aveva solo una capretta; mia mamma mi mandava a portarle del caffè; oppure dava un po' di zucchero per un bambino vicino di casa.
08:57 Domanda di Loris: Ci sono stati progressi e regressi. Come ha vissuto Vaia, la alluvione del 2018?
09:10 L'ho vissuta davanti alla TV. Non stavo tanto bene, se no avrei aiutato anch'io…Ero volontaria nella Croce Verde.Ci sono stati posti che hanno sofferto molto più che da noi.
10:44 Domanda di Loris: Come vede il futuro di questi paesi?
11:00 Poter avere la possibilità di studiare qui può essere una opportunità importante. Ma talvolta la gente, più ha, più non si acconta. Le opportunità oggi sono sicuramente migliori. Bisognerebbe imparare ad apprezzare quello che si ha.
12:43 Domanda di Loris: Qual è il primo ricordo dello Zio don Albino?
12:48 Il mio primo ricordo è quando avevo 7-8 anni. Sono andata a Belluno con la Zia Nina.Lì ho visto per la prima volta lo Zio, che mi ha dato delle caramelle. Poi è venuto molte volte a casa. Il rapporto è diventato forte quando lui mi accompagnò a Fano, in collegio, con molta umanità
16:45 Domanda di Loris: Qualche episodio che le sta a cuore degli anni successivi?
16:55 Mi ha aiutato a trovare il posto all'Università Cattolica. Poi ci scrivavamo e lui mi ha sempre risposto. Poi mi ha aiutato con la tesi di laurea. Mi ha fatto una festa quando mi sono laureata. Ha benedetto le mie nozze e ha battezzato la mia prima figlia e il mio secondo figlio. Il mio terzo figlio è stato battezzato da papa "Wojtyla.
19:36 Domanda di Loris: Come era visto don Albino nel suo paese?
19:43 In linea di massima era stimato come una persona intelligente. Una volta per la strada un uomo ha detto: "Cosa fa qui questo corvo?". Ma è stata l'unica volta. Don Albino ha donato il sangue al sarto di Canale (Achille Fontanive). Cercava di aiutare tutti. Quando è stata bruciata Fregona, don Albino ha dato a don Giovanni Luchetta dei suoi indumenti.
21:40 Domanda di Loris: Anche durante la guerra il suo ruolo è stato determinante?
21:44 Sì, è stato determinante. Quando ad esempio i partigiani avevano catturato degli uomini innocenti e li ha salvati intercedendo presso il cugino che li voleva "eseguire"..
22:25 Domanda di Loris: E ricorda quando Suo zio è diventato vescovo?
22:30 Sì, in bene e in male, in quanto, più in su andava, più ce lo "portavano via"…
23:22 Domanda di Loris: Che emozione è stata il momento in cui lo hanno fatto Papa?
23:32 Lo stesso discorso appena fatto. Sapevamo che meritava e che sarebbe stato utile alla Chiesa. Poi è stato un onore per la famiglia.
24:53 Domanda di Loris: E la reazione del paese è stata di grande gioia…
24:56 Eh sì, il paese era contento. Ma c'erano anche di quelli che stavano già approfittando. Non ci si meraviglia, perché era un paese non molto ricco
25:36 Domanda di Loris: "E poi invece la notizia della morte ha creato un grande dolore nella vostra famiglia..
25:48 Sì, e a me peggio di tutti, perché sono stata la prima ad essere stata avvisata. Mio padre aveva dormito a Roma da lui prima di andare in Australia. E' stato doloroso gestire per prima la notizia.
27:21 Domanda di Loris: Questa sofferenza è stata un po' come dire "risarcita" dalla visita di Giovanni Paolo II…
27:27 Sì, che poi è tornato di nascosto vestito di nero.
27:38 Domanda di Loris: E di queste visite private di Giovanni Paolo II avete dei ricordi?
27:48 Abbiamo dei ricordi imprecisi perché il papà non le ha mai rivelate…Mons. Magee mi disse di voler battezzare lui il bambino (ero incinta di Albino); ma Wojtyla rispose di voler battezzare lui personalmente Albino. E quindi siamo andati a Roma insieme. Lì il Papa giocava con il mantello con Marco, piccolo. Abbiamo avuto tante sofferenze, ma anche belle esperienze. Durante il Pontificato sono andata a trovare lo Zio...Mi invitò a cena in Vaticano. Mi ha dato una medaglia d'oro per Morena, dicendo che era un regalo della madre del presidente del Messico, che gli aveva lasciato questa medaglia. Morena la porta sempre al collo...E' anestesista...
31:45 Domanda di Loris: Non è stato facile vero, essere la nipote del Papa, e rispondere a tante richieste…
32:00 Sì, perché la gente ne approfitta un po'. Ho spedito tanti frammenti di veste. E poi ci sono testimonianze molto toccanti…Per esempio il caso di una bambina nata morta da una donna medico; la bambina però ha iniziato a respirare…. Poi ci sono invece gli approfittatori...Più bello è quando ti dicono che hanno avuto una grazia.
34:54 Domanda di Loris: Ha qualcosa da aggiungere sul rapporto con lo Zio?
35:03 Se avevo un problema, mi confidavo con lui. Sentivo le lagnanze delle suore, che si lamentavano perché distribuiva soldi a tutti…Suor Celestina mi ha mostrato le calze con il buco, dicendomi che lui cercava sempre di fargliele aggiustare e dare i soldi ai poveri
36:56 Domanda di Loris: Lei sta per diventare la Nipote di un beato…
37:04 Spero che vengano raccolti anche molte altre testimonianze… Ci sono testimonianze di suor Vincenza che lo invitava a vestirsi di rosso perché lo volevano gli anziani
38:45
38:50 Domanda di Loris: adesso parliamo della Sua tesi di laurea sulla condizione della donna nella provincia di Belluno e in particolare nella Valle del Biois
39:04 E qui mi ha aiutato molto don Albino. Il mio professore mi aveva suggerito di studiare la situazione delle donne subito dopo la prima guerra mondiale. In Germania c'è sviluppo dell'industria e molti emigrano, con nuove abitudini. Ho chiesto allo Zio, che mi ha dato un po' di libri. La situazione era rimasta inviariata da secoli fino alla prima guerra mondiale. Dopo la guerra. Qui da noi la situazione era ancora diversa da quella delle altre zone della provincia. L'Austria finanziava i sacerdoti che avessero insegnato a leggere e scrivere nelle zone rurali. Le donne assumono molte responsabilità nei confronti dei figli e degli altri. E a differenza del Meridione, le donne sceglievano loro il marito. Il professore rimase stupito. C'era un alfabetismo molto accentuato. La donna era alfabetizzata
48:14 Domanda d Loris: Ciò sfata il mito del montanaro ignorante…
48:18 Ma scherzi? Quando girava il carretto con i libri, tanti dicevano: "Questo libro l'ho già letto, quest'altro anche…" Era una cultura particolare, perché non frequentavano molti anni la scuola (fino alla terza), ma sapevano leggere e scrivere benissimo e si creavano una cultura.
49:22 Domanda di Loris: Mi viene in mente che forse a ispirare il famoso Angelus di papa Luciani con la frase "Dio papà, più ancora è madre" sia stata questa situazione…
50:00 E' possibile, ma fa parte della Bibbia… E' stato uno scandalo senza senso…
50:54 Domanda di Loris: Appunto nella sua infanzia ha vissuto questa realtà di padri che dovevano emigrare ontano…
51:05 Eh sì, anche lui ha avuto l'esperienza quando ha chiesto di entrare in seminario, la madre ha detto di aspettare la risposta del marito e Albino è corso ogni giorno in posta..
52:08 Domanda di Loris: La tesi non è stata pubblicata, ma varrebbe la pena. Pia risponde di no. Loris dice che varrebbe la pena.
52:48 Ci pensiamo un po'. IL mio professore si aspettava che le donne fossero sottomesse; invece dallo studio appare il contrario. Racconta l'episodio di quando ha costretto il padre di papa Luciani a rinunciare a iscriversi al partito socialista
54:06 Domanda di Loris: Un'ultima cosa: Giovanni Luciani, padre di Albino, era iscritto al partito socialista in Germani, vero?
54:11 Lui era iscritto. Ma in Germania aveva una connotazione di assistenza agli operai. Il nonno però andava a messa e diceva il rosario.
56:06 Domanda di Loris: E' vero che lo soprannominavano "Stalin" per via dei suoi baffi?
56:08 Sì, è vero, lo chiamavano così i suoi figli, per via dei baffi, ma anche qualche suo amico. Era buono il nonno. Appena presa la pensione, comprava qualcosa per i nipotini. Comprava un "picol" de sgnapa e il tabacco perché venivano il Deola e un altro a raccontarsi le cose, fumando.
57:42 Domanda di Loris: quindi si può dire che papa Luciani aveva assorbito l'attenzione agli operai dal padre?
57:54 Sì, il nonno era intelligente e sapeva esprimersi bene. Il papà diceva però che si faceva imbrogliare perché pensava bene di tutti…A casa nostra è venuto fuori il detto "pore Nane" per una persona che non si sa difendere. Aveva tutti i denti. Il primo lo ha perso poco prima di morire. La nonna aveva un carattere forte.
59:59 Domanda di Loris: e quindi don Albino aveva preso aspetti da entrambi i caratteri…
1:00:04 Sì, ha preso il meglio di entrambi.
1:00:50 Domanda di Loris: Suo papà ha fatto la battaglia di El Alamein.
1:01:04 Si è salvato perché è stato un carrista, perché aveva un titolo di studio. Il suo carro armato è saltato ma lui si è salvato e ha camminato come paziente ed è riuscito ad arrivare a Bologna. Lo hanno curato a Bologna. Lì è stato il dott. Menegaz a curarlo, poi lo ha ritrovato medico a Canale e ha salvato Moreno mio fratello grazie al primo antibiotico da lui somministrato. Mio padre era sindaco e si è presentato come medico. Lì si riconobbero.
0,044363425925926 Domanda di Loris: Quindi il papà è stato sindaco due volte o di più?
1:04:00-1:08:56 Di più. Cercava di aiutare tutti, ma in famiglia, ci diceva di arrangiarci un po' da soli. Eppure c'era ancora qualcuno che lo vedeva male, come ad es. Gino Calca, che arrivò con un fucile per ucciderlo. Alla fine della Guerra un cugino ha esposto la bandiera rossa sulla scuola. Mio papà la tirò giù a rischio della vita. Dovette occuparsi a ricostruire il paese. E' stato un periodo molto duro per mio padre. Mio padre aveva preparato le carte per andare in Canada, ma mio Zio lo ha convinto a rimanere.

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