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Via S. Ambrogio di Fiera, 60 – 31100 - Treviso
Data Intervista | 6 Luglio 2021 |
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Luogo Intervista | Canale d'Agordo (BL) |
Video | Dimitri Feltrin |
Audio | Marco Furlanetto |
Ricercatore | Francesca Gallo |
0.28 | Descrizione personale |
1.30 | Marilisa per andare in collegio doveva prendersi il pulman e lei si sentiva male a dover sopportare questa via vai. |
2.09 | La classe di Marilisa era composta da 28 alunni e racconta che i primi 4 anni gli insegnanti erano donne e invece l'ultimo era un insegnante |
2.46 | Marilisa tornava a casa dal collegio sotto le vacanze di natale e di pasqua, descrive che il loro abbigliamento scolasctico era una divisa blu e spiega anche che per cambiare posizione di volta in volta nel collegio gli alunni si mettevano in fila indiana |
5.00 | In estate visto che il periodo di scuola era finito Marilisa aiutava sua zia nel bar e nel negozio di alimentari. É capitato che Marilisa faceva “più gruppo” con i villegianti che potevano essere anche della famiglie intere e quindi organizzava altri even |
6.16 | Racconta che famiglie storiche continuavano a venire in questa città e che qualcuno si era costruito la casa o stavano in affitto |
7.21 | Dopo aver finito gli studi Marilisa si sentiva confusa, anche se le avevano offerto un posto dove andare lei rifiutò ma il senso del dovere che i loro genitori le hanno insegnato è stato sempre molto presente e grazie al 3C si è sentita bene con se stessa |
11.00 | Nel pieno periodo del boom economico Vallelada non ne venne impattata come nelle altre città |
11.53 | Marilisa indossava minigonne non come riscatto ma le interpretava come un atto di coraggio perchè come abbigliamento in genrale in quell'epoca era molto controllato rispetto ai giorni nostri. |
12.53 | A Belluno c'era questa festa da ballo molto popolato ma Marilisa non amava molto ballare però neanche a tal punto da non organizzare nulla assieme agli amici, infatti organizzafa festini con i giradischi e divertimento. |
14.23 | Il padre di Marilisa lavorava in una falegnameria. Marilisa rimpiange che questo sogno le era nato troppo tardi ovvero di portare avanti la falegnameria storica del padre. Suo nonno avendo imparato la techinica dei tabiai dalla svizzera importandola a Val |
21.04 | Qusta falegnameria ha lavorato per diversi stati anche per il nord Africa. A seconda del momento adattavano la produzione e in un periodo fecero zoccoli, molti di questi vennero inviati all'expo di Bari e quindi questo vuol dire che avevano una mente da i |
23.23 | Antonio nel 1953 muore e da li in poi ha continuato Fioretto assieme al padre di Marilisa |
24:13 | La segheria nasce nel 1913 e i primi macchinari furono importati dalla Svizzera ed erano molto all'avanguardia ma se per una progettazione gli mancavano dei pezzi o macchinari adatti, se li facevano costruire. |
25:36 | Questa falegmareia ha dato l'opportunità a molti ragazzi di trovare un lavoro e di riuscire a vivere in modo da non essere “vagabondi” |
27:32 | La falegnameria fino agli anni 70 era come un riferimento della lavorazione del legno ma purtroppo la richiesta di lego diminuiva e l'attività che il padre voleve che continuasse con il figlio non gli ha permesso di tenera in piedi e quindi la falegnameri |
29:04 | L'unica segheria in questo territorio hai giorni nostri si trova a Falcade. |
29:43 | Marilisa ha tuttora questa passione per il legno e racconta che ha fatto corsi per incidere il legno e che per casa ha sempre qulche cioppo che le piace scolpire. |
30:49 | Il club 3C è una parte importante della vita di tutti quelli che na hanno avuto esperienza che accomunava persone assieme.E questa esperienza è riuscita a passare anche a tutto il paese perchè i ragazzi passavano con un carretto a regalare pacchetti che n |
33:13 | Il club 3C è stato chiuso perchè crescendo Marilisa racconta che per gli impegni o per altri fattori i ragazzi se trovavano sempre di meno. |
34:30 | Marilisa faceva anche teatro e racconta che nei canti doveva imitare molte situazioni ma che comunque erano storie che avevano un filo logico e che l'esperienza era tutta continuativa fino alla fine dove si potevano riscaldare gli animi grazie allo vario |
35:37 | Racconto dell'infanzia e della compagnia di Marilisa. |
37:33 | La primavera era il periodo che Marilisa adora di più perchè andava sempre con le sue amiche a raccogliere i fiori vari e dopo essere andati in chiesa non si andava a casa e si stava a chiacchierare. L'estate si falciava l'erba per darle alle mucche oppur |
44:10 | un luogo di giochi proibiti era il fienile che era una struttura che custodiva la principale attività della famiglia, ma il divertimento era di infilarsi sotto spostando bastoni e altra robaccia ma nella parte più alta del fienile c'era il divertimento in |
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